Il cuore di Napoli

giovedì, maggio 11, 2006

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domenica, gennaio 16, 2005

Napoli ha un nuovo Questore

Si chiama Oscar Fioriolli e dal 12 gennaio è il nuovo questore di Napoli. Apprendo dai giornali che è l'ex questore della città di Genova e che è stato in forze nella Digos e l'ho sentito affermare in una intervista al TG Reginale: "Ieri sera (martedì 11 gennaio n.d.r.) sono uscito e devo dire di essere rimasto molto sorpreso dall'aver trovato una città tranquilla e vivibile, a differenza di quanto la stampa nazionale voglia spesso far credere". Non l'avrà presa un pò troppo alla lontana, la faccenda, il nostro nuovo questore? E' evidente che non conosce Napoli ed è la prima vittima dei purtroppo diffusi luoghi comuni che dipingono il far west nelle strade della città. Ha molto da studiare e da imparare ma occupa il posto che occupa e questo vuol dire che dei
meriti e delle capacità deve pure averli. Buon lavoro Signor Questore, faccia il suo meglio e grazie per l'impegno che vorrà profondere.

mercoledì, dicembre 29, 2004

Avete presente ieri mattina?


Che umidità, c'è acqua dappertutto! Avete presente ieri mattina? Sono uscito per un servizio al centro storico e ho deciso di andarci in macchina, sono un temerario lo so, ma mi è andata bene.
E meno male che non sono uscito a piedi!

Saranno state le 11:20 quando si sono aperte le cataratte del cielo, all'improvviso mi sono ritrovato nel centro di una centrifuga di acqua che spruzzava da ogni direzione. Solo quando ha spiovuto ho potuto riprendere questa inquadratura di Via Caracciolo con il Castel dell'Ovo in lontananza, appena in tempo prima che arrivasse il colpo finale con una grandinata violentissima. Posted by Hello

domenica, dicembre 26, 2004

Auguri !


Voglio fare gli auguri di buon natale a tutti; a tutte le persone che mi vogliono bene e alle quali voglio bene; ai miei compagni di avventure di questo 2004 ricco di sacrifici e di impegni in parte ancora in progresso; a tutti coloro che hanno dovuto affrontare l'angoscia della malattia di un proprio caro e per Grazia di Dio, con buon esito per tutti; auguri a tutti coloro che, finalmente, hanno compiuto un passo importante nella propria carriera formativa e lavorativa; auguri anche a chi non potrà riceverli perché, con la discrezione che lo ha sempre contraddistinto, si è allontanato per intraprendere un viaggio per lidi migliori, lasciandoci l'eredità del suo piacevole ricordo e il compito di fare tesoro dei suoi insegnamenti, nella vita come nel lavoro e che, ad oggi, ci manca già; auguri a chi ha trovato il coraggio di stravolgere la vita propria e quella dei suoi cari, per trovare riparo dagli errori del passato con la speranza e forse la preghiera, di riscoprire l'umanità necessaria per recuperare il passato e dare un nuovo significato alle cose che più contano nella vita; auguri a chi lotta continuamente per trovare la forza di essere fedele alla propria storia, una storia che certamente presto troverà compimento e che non merita, non ancora, di essere mandata all'aria. Buon Natale a chi vive la guerra, quella drammaticamente vera e chiede la Pace per sé e per i propri figli, a loro mi stringo in un abbraccio ideale e in loro compagnia prego per un futuro migliore, perché uniti raccoglieremo i frutti della Speranza che non cede il passo alla corruzione e alla rassegnazione.
Vorrei che tutte quelle persone potessero ascoltare il mio augurio, che questo Natale sia l'inizio di una nuova umanità e porti con sé i doni che tutti noi, in cuor nostro, desideriamo.
Buon Natale! Posted by Hello

domenica, dicembre 19, 2004

Eduardo e il colore delle scelte sbagliate, ovvero coloriamo il grigio


Una poesia di Eduardo dedicata a chi ogni giorno si impegna a scegliere le parole giuste per raccontare o raccontarsi la vita, perchè raccontare significa rivivere avendo vissuto, imprimere volendo ricordare e crescere avendo imparato. Ci sono i colori in questa poesia? Ebbene si, ci sono parole dai colori propri che rimandano alla vita come Eduardo ce l'ha sempre rappresentata e raccontata e di fronte a queste, ci siamo noi che, nel leggere questi versi, ci sentiamo vicini a questa persona amica che ha imparato a conoscere i napoletani e la loro città e che con le sue parole e i loro colori ci rimanda a qualcosa d'altro. Probabilmente se a partire da oggi tutti noi ci fermassimo a riflettere su quello che facciamo, sforzandoci di imparare dagli eventi e di conseguenza accettando di crescere e migliorarci, sapremmo scegliere, per il nostro racconto, le parole giuste che restituissero alla nostra città i colori che merita. Questo, almeno, mi piace leggere fra le righe di questa poesia che mi porto dentro.

'O culore d'e pparole
(Eduardo de Filippo)

Quant'è bello 'o culore d'e pparole
e che festa addiventa nu foglietto,
nu piezzo 'e carta -
nu' importa si è stracciato
e po' azzeccato -
e si è tutto ngialluto
p' 'a vecchiaia,
che fa?
che te ne mporta?
Addeventa na festa
si 'e pparole
ca porta scritte
so' state scigliute
a ssicond' 'o culore d' 'e pparole.
Tu liegge
e vide 'o blù
vide 'o cceleste
vide 'o russagno
'o vverde
'o ppavunazzo,
te vene sotto all'uocchie ll'amaranto
si chillo c'ha scigliuto
canusceva
'a faccia
'a voce
e ll'uocchie 'e nu tramonto.
Chillo ca sceglie,
si nun sceglie buono,
se mmescano 'e culore d' 'e pparole.
E che succede?
Na mmescanfresca
'e migliar' 'e parole,
tutte eguale
e d' 'o stesso culore:
grigio scuro.
Nun siente 'o mare,
e 'o mare parla,
dice.
Nun parla 'o cielo,
e 'o cielo è pparlatore.
'A funtana nun mena.
'O viento more.
Si sbatte nu balcone,
nun 'o siente.
'O friddo se cunfonne c' 'o calore
e 'a gente parla cumme fosse muta.
E chisto è 'o punto:
manco nu pittore
po' scegliere 'o culore d' 'e pparole.

Posted by Hello

Esci di casa? Oblitera il biglietto, dura 90 minuti.

Si, questa ve la devo proprio raccontare, qui non parliamo di presepe e di napoletanità, parliamo degli scherzi che, molto simpaticamente, il Comune di Napoli si diverte a fare ai cittadini contribuenti. Come dice Totò: il fatto è questo, statemi a sentire...

Sono ormai diversi anni che il Comune di Napoli, ha adottato l'uso diffuso della segnaletica stradale di colore blu a distinguere le aree riservate alla sosta a pagamento delle automobili un po ovunque in città, secondo me spesso anche abusando di questa iniziativa, ma questo è un altro discorso. Ad ogni modo, è accaduto che nel quartiere in cui vivo siano stati avviati da diversi mesi alcuni cantieri di approntamento di una nuova linea metropolitana, cantieri che d'altro canto interessano molte altre parti della città da tempo ancora anteriore ed è accaduto, soprattuto, che a causa della chiusura al traffico di alcune strade principali, la strada dove ogni giorno parcheggio l'auto sia diventata una strada di portata cruciale per il deflusso del traffico e che il Comune abbia pensato bene, con mia compiaciuta sorpresa, di sopprimere le "striscie blu" su un lato di questa strada, così che, senza farmi troppe domande sul perchè di tale iniziativa, è accaduto che io abbia potuto usufruire per un paio di giorni di questo regalo natalizio parcheggiando nella stessa strada e sul lato ormai senza striscie.

Ebbene al terzo giorno ha avuto luogo il fatto che vi voglio raccontare, di per sè incredibile perchè altamente improbabile. E' accaduto, o meglio il Comune ha complottato per farlo accadere, che la mattina del terzo giorno quando ho parcheggiato l'auto sul lato senza striscie blu, certamente non potevo immaginare che di li a qualche ora avrebbero ridisegnato le striscie blu senza avvertire con debito anticipo la cittadinanza. E fin qui poco male dal momento che, magari, avrebbero cominciato la normale attività di controllo della sosta a partire dal giorno seguente il cambiamento, appunto, magari! Questo presupporrebbe una attenzione per il cittadino che evidentemente non si addice ad una amministrazione troppo impegnata, piuttosto, ad inventare problemi per il cittadino.

Sta di fatto, insomma, e qui invito a prepare applausi e i fischi, che contemporaneamente al ripristino repentino delle striscie blu su quel lato della strada sia subito iniziata anche l'attività di verifica della regolarità dei parcheggi da parte degli ausiliari del traffico così che io alle due, di ritorno alla mia auto, non solo ho trovato le striscie blu dove solo poche ore prima non c'erano ma ho trovato anche una bella multa di circa venti euro sul parabrezza per non aver esposto il regolare tagliando di sosta, ok adesso... applausi... e fischi! Ma dico io! Che scherzo è questo!? E'una barzelletta! Vuoi vedere che il Comune ha bisogno dei miei venti euro per pagare qualche addobbo natalizio utile a nascondere i cantieri altrettanto natalizi della nuova linea ferroviaria? Spero proprio di no! Non ho nessuna voglia di pagare questi soldi ed è superfluo aggiungere che farò ricorso con tutte le mie forze contro questo scherzo ingiusto e scorretto.

Io mi chiedo a chi altro, a Napoli ma non solo, possa essere capitato una cosa di questo tipo: in tua assenza il Comune disegna le striscie blu intorno alla macchina correttamente parcheggiata e subito dopo ti multa perchè non esponi il tagliando di sosta! Che io sappia, cose di questo tipo non sono mai accadute nemmeno a Paperopoli, forse l'amministrazione della città dei paperi è più seria di quella napoletana? E' questo che devo pensare? Coordinatevi, oh no?! Insomma, sembrate un branco di piccole squadre di operai che lavorano ognuna per conto suo, ma in questo modo e di questo passo finisce che la metro farà la fermata davanti la porta di casa mia e magari dovrò fare il biligetto per entrare e uscire di casa!!! Ma dico io.



giovedì, dicembre 16, 2004

Ancora presepe... Cuciniello che meraviglia!

Decido di soffermarmi ancora sul presepe napoletano perchè mi è tornata in mente la visita che non molto tempo fa ho fatto al museo di San Martino a Napoli. Il museo è ospitato all'interno del bellissimo complesso della Certosa di San Martino che sovrasta la città dall'alto della collina del Vomero; proprio davanti alla certosa c'è uno spiazzo da cui è possibile godere una piacevole vista panoramica di Napoli e del golfo.

Ho visitato la Certosa e quindi il museo forse un paio di anni fa, era una bellissima giornata d'estate e per questo fu ancora più piacevole passeggiare per il giardino fiorito che si trova sul lato interno. Ricordo Il Quarto del Priore con le opere che vi sono ospitate ma soprattutto ricordo che c'era il bellissimo presepe del '700 che nel 1879 fu donato dall'architetto Cuciniello al Museo di San Martino. Il presepe è stato restaurato da non molti anni e i dettagli sono meglio descritti in questa pagina tratta da presepenapoletano.it Quello che maggiormente mi è rimasto impresso sono le dimensioni del presepe, il quale occupa una intera parete della stanza in cui è ospitato e poi la macchina scenica che riproduce l'alternarsi del giorno e della notte, praticamente c'è un lucernaio che ciclicamente illumina ed oscura la scena. Il presepe Cuciniello è bellissimo e di pari impatto è la collezione di pastori del '700 che si trova nella stanza a fianco, pastori di grandi dimensioni realizzati dai maestri del tempo e dalle espressioni che spesso mi hanno lasciato esterrefatto, non dimenticherò mai l'espressione di meraviglia (da cui il nome dell'opera) dipinta sul volto di uno di essi!

Insomma, anche senza essere esperti d'arte, quando ci si trova di fronte ad un'opera realizzata con arte e dedizione come il presepe Cuciniello e i pastori lì conservati, si sente subito qualcosa, un richiamo capace di dare una scossa a cui segue subito il sentimento del bello e il desiderio di averne ancora! Sarà perchè sono napoletano ed è questa una tradizione che noi napoletani ci portiamo dentro con tutti i significati annessi? Secondo me no.

Sinceramente, di fronte a quella espressione di meraviglia tutti fermiamo il passo e spontaneamente, senza rifletterci, chiediamo a voce alta "Che c'è? Che 'è successo?" sebbene sia solo un pastore alto trenta centimetri... e Lui rimarrà lì fermo a regalarci la sua curiosa meraviglia.

mercoledì, dicembre 15, 2004

Un presepe napoletano nell'atrio di Montecitorio

Un presepe napoletano del '700 nell'atrio di Montecitorio sede della Camera dei Deputati. Perchè il presepe a Napoli è insieme arte e tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Sarei tanto curioso di sapere in quante case di Napoli il presepe è trattato ancora come una tradizione e non piuttosto come una moda.

martedì, dicembre 14, 2004

Al tramonto...

Questa immagine è sullo sfondo dei desktops dei PC di tante persone in Italia e forse nel mondo, mi sembra un buon modo per cominciare: il golfo di Napoli visto dall'alto e il vesuvio sullo sfondo sono due elementi distintivi del paesaggio napoletano. E' il tramonto di una bella giornata estiva, con il mare che è una tavola e le poche imbarcazioni che lo attraversano che puntano tutte verso i rispettivi moli per il rientro serale. A seguire la linea del mare, da questa parte del golfo, il lungomare di Via Caracciolo sembra quasi la barriera che segna l'accesso ad una delle zone più antiche della città, la zona di Chiaia. Posted by Hello

Il cuore di Napoli

A quanti di voi, leggendo un giornale, guardando la televisione o ascoltando la radio in questi giorni, capita di sentire un moto contrariato di protezione verso la propria città? Come a voler dire "Ma voi che ne sapete? Io lo so che c'è un problema e lo so bene perchè è un problema inanzitutto mio, ma perchè ve ne ricordate solo quando le conseguenze si fanno serie? Non sprecate parole inutili, informatevi, piuttosto, su quello che succede a Napoli, andando oltre la comunicazione sensazionalistica dei giornali e delle televisioni, c'è qualcosa di marcio che nessuno vuole guarire... forse perchè fa comodo, e di fronte a questo qualcosa siamo tutti uguali, e non c'è ideale che tenga".
Firmato: un napoletano che vive a Napoli e che ci resterà ancora per un pò o almeno finchè resiste!